IL TRENO MAGLEV
Un super sistema di trasporto ad alta
velocità con un sistema di conduzione non aderente che sia indipendente
dalle forze di frizione ruota-rotaia è stato un sogno di vecchia data degli
ingegneri delle ferrovie. Il Maglev, una combinazione di magneti superconduttori
e di tecnologia di motore lineare, realizza una corsa ad alta velocità
in sicurezza, affidabilità, a basso impatto ambientale e minima manutenzione.
Un treno a levitazione magnetica o maglev
è un tipo di treno che viaggia sospeso in aria su una rotaia grazie alla
repulsione magnetica.
La repulsione e l'attrazione magnetica vengono utilizzate
anche come mezzo di locomozione. Essendo il treno sospeso in aria non ha un reale
contatto con la rotaia e quindi l'unica forza che si oppone al moto del treno
è quella dovuta all'attrito con l'aria. Di conseguenza il maglev è
in grado di viaggiare a velocità elevatissime con un consumo di energia
ragionevole e un livello di rumore accettabile (alcuni sistemi proposti sono in
grado di viaggiare a 650 km/h, una velocità comparabile a quella del trasporto
aereo). Sebbene la velocità del maglev permetterebbe a questa tipologia
di treno di competere con il trasporto aereo anche nei lunghi percorsi, l'elevato
costo per la realizzazione delle infrastrutture ne ha limitato attualmente l'utilizzo
a brevi tratte molto frequentate. L'unica applicazione commerciale pratica odierna
si trova a Shanghai dove una linea a maglev collega la città con l'aeroporto
Pudong. Il prezzo standard per un viaggio di andata è di 50 RMB (Rembimbi).
Mostrando il biglietto aereo allo sportello il prezzo si riduce a 40 RMB. Il prezzo
è ragionevole visto che un taxi costa dagli 80 ai 100 RMB per la stessa
distanza. In autobus si spende 18 RMB, ma si impiega 40 minuti circa. Il maglev
impiega solo 7’21” a coprire la distanza di 30 Km. ad una velocità
massima di 431 Km/h, ed una velocità media di 250 Km/h.
Il treno è
attivo dal 29 marzo 2004, ed opera dalle 8.30 alle 17.30 con un intervallo di
20’.
Il costo per la costruzione della linea speciale per il maglev
è stato di 50 milioni di dollari a chilometro, una cifra spropositata,
e probabilmente non basterà la vita stessa di operatività del treno
per ammortizzare la cifra spesa.
Altre implementazioni del maglev sono
attualmente allo studio.
Giappone e Germania sono paesi molto attivi nella
ricerca sui maglev e hanno prodotto degli approcci differenti al problema. In
un progetto il treno levita grazie alla forza repulsiva dello stesso polo magnetico
e si muove grazie alla forza attrattiva che si sviluppa tra due poli opposti.
Il treno è mosso da un motore lineare posto nel tracciato o nel treno (o
in entrambi). Gli induttori magnetici di grandi dimensioni sono installati nel
tracciato e questi generano il campo magnetico necessario a sostenere il treno
e a farlo muovere.
Magneti fissi basati su elettromagneti o magneti permanenti
sarebbero instabili per il teorema di Earnshaw. D'altra parte magneti diamagnetici
e a superconduttori non possono mantenere stabile un maglev. Gli attuali sistemi
maglev sono stabilizzati da elettromagneti gestiti elettronicamente. Questi grandi
elettromagneti sono molto pesanti e richiedono elevate quantità di corrente
elettrica.
Il peso di un grande elettromagnete è una componente importante
di un progetto per un maglev. Un campo magnetico molto intenso è necessario
per far levitare un pesante treno e la ricerca convenzionale sui maglev punta
ad utilizzare superconduttori per realizzare elettromagneti efficienti.
Gli
effetti di un intenso campo magnetico sul corpo umano sono in gran parte sconosciuti.
Per la sicurezza dei passeggeri potrebbe essere necessario aggiungere degli schermi
contro i campi magnetici. L'idea è semplice ma la progettazione dal punto
di vista ingegneristico è molto complessa.
Un nuovo sistema forse più
economico dei sistemi convenzionali è chiamato inductrack. Questa
tecnologia si basa sull'utilizzo di elettromagneti non alimentati (passivi) e
di magneti permanenti. La teoria si basa sull'utilizzo delle correnti indotte
dai magneti permanenti negli elettromagneti quando questi attraversano le linee
di forma prodotte dai magneti permanenti. Questa tecnologia necessita di corrente
solamente durante il movimento del mezzo e la quantità necessaria è
direttamente proporzionale alla velocità del mezzo. Nel prototipo i magneti
permanenti erano montati sul carrello orizzontalmente per l'altezza e verticalmente
per la stabilità. I magneti e il carrello non sono alimentati se non per
dare velocità al carrello. Inductrack venne sviluppato originariamente
per creare un motore magnetico che immagazzini energia attraverso il movimento
del carrello. Con delle leggere modifiche al progetto la linea originale che era
un cerchio chiuso è stata estesa per diventare una retta. L'inductrack
è stato sviluppato dal fisico Richard Post del Lawrence Livermore National
Laboratory.
L'inductrack utilizza degli Array Halbach per stabilizzarsi. Gli
Array Halbach sono un insieme di magneti permanenti che stabilizzano il movimento
nelle linee di forza magnetiche senza bisogno di elettronica, questi elementi
infatti incrementano il campo magnetico da un lato cancellandone la presenza dal
lato opposto. Gli Array Halbach vennero sviluppati originariamente per stabilizzare
il fascio degli acceleratori di particelle. Inoltre generano un campo magnetico
solo dal lato rivolto verso la pista riducendo i potenziali effetti indesiderati
subiti dai passeggeri.
Attualmente molte agenzie spaziali, tra le quali la
NASA stanno effettuando ricerche sui maglev per sviluppare un metodo economico
di lanciatore spaziale. Le agenzie spaziali vorrebbero sviluppare dei maglev talmente
veloci da superare la velocità di fuga terrestre. Utilizzare un maglev
per accelerare un carrello permetterebbe di utilizzare piccoli razzi per raggiungere
l'orbita. L'attrito dell'aria rende difficile realizzare un maglev che possa entrare
in orbita senza utilizzo di razzi a meno di costruire la piattaforma di lancio
su una montagna molto elevata come le montagne della catena dell'Himalaya.
Maglev esistenti
A
Berlino la società M-Bahn ha costruito negli anni '80 un maglev da 1,6
km che collegava tre stazioni U-Bahn (metro). Il test con traffico passeggeri
partì nell'agosto 1989 e il servizio regolare nel giugno 1991. Dato che
il traffico dei passeggeri si modificò dopo la caduta del muro di Barlino
la linea venne dismessa nel febbraio del 1992, smantellata e sostituita da una
linea di metropolitana normale.
Il primo sistema commerciale automatico basato
su maglev a bassa velocità fu quello sviluppato per collegare l'aeroporto
internazionale di Birmingham con la stazione ferroviaria internazionale di Birmingham
operativo tra il 1984 e il 1995. Il tracciato era lungo 600 metri e il treno era
sospeso a 15 millimetri dalle rotaie. Ha funzionato per undici anni ma l'obsolescenza
dell' elettronica ha reso il sistema non sicuro e quindi è stato sostituito
da un sistema convenzionale.
Transrapid è una compagnia tedesca che
ha sviluppato una linea di test a Emsland e ha costruito la prima linea commerciale
ad alta velocità di maglev, la Shanghai Maglev Train a Shanghai in Cina
nel 2002. Questa
linea collega l'aeroporto internazionale di Shanghai, situato a Pudong, con la
città. La linea è lunga 30 km e la massima velocità mai raggiunta
è di 501 km/h.
Il Giappone ha testato nella prefettura di Yamanashi
un treno maglev che ha raggiunto la velocità di 581 km/h, la maggior velocità
mai raggiunta su binario. Il treno utilizza magneti superconduttori e sospensioni
elettrodinamiche. Al contrario il Transrapid utilizza convenzionali elettromagneti
e sospensioni elettromagnetiche di tipo attrattivo. Il "Superconducting Maglev
Shinkansen" sviluppato dalla Central Japan Railway Co. ("JR Central")
e Kawasaki Heavy Industries è attualmente il treno più veloce del
mondo. Se la proposta del Chuo Shinkansen verrà approvata, Tokyo e Osaka
verranno collegate dal maglev e il tracciato di test entrerà a far parte
della linea.
Il primo sistema commerciale di maglev urbano è diventato
operativo in Giappone nel marzo 2005. Questo sistema è formato di nove
stazioni lungo un tracciato di 8,9 chilometri della linea Tobu-Kyuryo conosciuta
anche come Nagoya East Hill Line. La linea ha un raggio operativo minimo di 75
metri e una inclinazione di 6°. Il motore lineare a levitazione magnetica
ha una velocità massima di 100 km/h. Quella linea serve alla popolazione
locale per raggiungere l'Expo 2005. Il treno è stato sviluppato dalla Chubu
HSST Development Corporation che ha collaborato anche al tracciato di test a Nagoya.
Un maglev urbano simile a quello giapponese è stato presentato in Corea
e la versione coreana si chiama Rotem.
Negli USA la Federal Transit Administration
ha avviato il Urban Maglev Technology Demonstration program. Il programma
ha lo scopo di progettare maglev a bassa velocità per utilizzo cittadino
ed inizialmente è stata valutata la tecnologia della HSST. La FTA ha finanziato
la General Atomics e la California University of Pennsylvania per lo sviluppo
di una nuova generazione di maglev, il MagneMotion M3 e il Maglev2000
of Florida, entrambi basati su superconduttori EDS. Un altro progetto per
un maglev urbano è il LEVX sviluppato nello Stato di Washington, il Magplane
sviluppato nel Massachusetts, e il progetto simile al sistema della HSST sviluppato
dalla American Maglev Technology of Florida e dalla Old Dominion
University in Virginia.
Il 31 dicembre 2000 il primo superconduttore
ad alte temperature per maglev è stato testato con successo nella Southwest
Jiaotong University, di Chengdu, in Cina. Il sistema si basa su superconduttori
ad alta temperatura che vengono fatti levitare su magnenti permanenti. Il carico
era di 530 chilogrammi e la distanza dai magneti era di 20 millimetri. Il sistema
utilizzava azoto liquido, un refrigerante molto economico per i superconduttori.
Il primo brevetto per la levitazione magnetica dei treni con un motore lineare
è il US patent 3,470,828, rilasciato nell'ottobre del 1969 a James R. Powell
e Gordon T. Danby. La tecnologia utilizzata è stata inventata da Eric Laithwaite,
e descritta nel "Proceedings of the Institution of Electrical Engineers",
vol. 112, 1965, pp. 2361-2375, con il titolo di "Electromagnetic Levitation"
(levitazione magnetica). Laithwaite brevettò il motore lineare nel 1948.